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Messina, l’unica certezza è che serve orgoglio

Stamattina ad Ischia scenderà in campo una squadra che è un rebus. Poche e scarse informazioni sull’undici titolare in una gara di vitale importanza

MESSINA. Le bocche sono ancora cucite, le indicazioni sempre pochissime. Ed è un'impresa immaginare con che squadra il Messina scenderà in campo stamattina a Ischia. In un orario assurdo, alle 11, più adatto a un campionato giovanile che a una gara di terza serie. Ma questa è un'altra storia. Di certo c'è che, con il silenzio stampa che va avanti ormai da quasi tre settimane e con le comunicazioni ufficiali ridotte al minimo indispensabile, è dura fare ipotesi sulla formazione che Grassadonia manderà in campo.

Ci sono ancora tanti assenti, da Marin a Bortoli, da Migliore a Enrico Pepe. Ma ci sono anche due rientri importanti: Donnarumma in difesa e Izzillo a centrocampo. Le alternative, insomma, non mancano. Il primo dubbio riguarda il modulo. Bisognerà capire se Grassadonia punterà sull'ormai collaudato 4-4-2 o sceglierà di tornare alla difesa a tre. La sensazione è che anche stavolta manterrà l'assetto più stabile, rilanciando proprio Donnarumma in difesa, a sinistra e rimettendo Benvenga a destra. In mezzo appare scontata la conferma di Stefani, ma c'è un ballottaggio a tre per giocare accanto a lui. C'è De Bode che ha fatto benissimo con il Catanzaro e sogna un'altra chance, c'è Altobello che è il libero naturale di questa squadra e c'è anche Silvestri, finito in tribuna sette giorni fa e ansioso di tornare in campo. Tre opzioni diverse, che Grassadonia valuterà in funzione del tipo di partita che si aspetta.

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