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La trasferta resta un tabù, Messina ko a Caserta

Giallorossi storditi dalla squadra di Campilongo, più cinica e più in palla: gli uomini di Grassadonia si svegliano tardi con Orlando

MESSINA. La trasferta resta un tabù e la classifica langue. Messina stordito nella ripresa da una Casertana più cinica e semplicemente più in palla, dopo un primo tempo sostanzialmente in equilibrio. Si sveglia troppo tardi la squadra di Grassadonia, che al 90' riapre la sfida col subentrato Orlando, in mezzo alla doppietta di Caccavallo. È una «guerra tattica» fra i due tecnici, ancor prima del fischio d'inizio. Entrambi quasi si sconfessano, perché Campilongo abbandona il 4-3-3 per schierare un inedito e puro 4-4-2. Sulla sponda peloritana, invece, Grassadonia si affida alla coppia formata da De Paula e Ciciretti, lasciando in panchina Corona ed Orlando. Anche il trainer salernitano opta per un cambio di modulo, tornando al 3-5-2.

La «guerra tattica», numeri a parte, si ripropone in partita, dove però è la formazione di Campilongo ad avere un migliore approccio, interpretando bene l'incontro sin da subito e costringendo il Messina a rintanarsi nella propria metà campo. Di fatti, la difesa dei giallorossi si trasforma ben presto a cinque, con Cane e Rullo primi marcatori sui due esterni della Casertana. È molto più pimpante Caccavallo fra i locali (quindi lavoro maggiore per l'esperto terzino ex Lecce): l'attaccante napoletano, con la sua velocità, è spesso imprevedibile ma poco efficace. Al quarto d'ora Campilongo perde Marano per infortunio e manda in campo Carrus, per un centrocampo tutto mente per i falchetti. I frutti, però, non si vedono: resta il predominio generale, ma nulla più. L'unica grossa occasione del primo tempo la Casertana ce l'ha alla mezz'ora.

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