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Il Messina di Stracuzzi all'«anno zero», ma l'organico resta un rebus

MESSINA. È come se fosse di nuovo l' anno zero. Come se, di colpo, tutto ciò che di buono è stato fatto nella scorsa stagione fosse stato cancellato, spazzato via. Il Messina di Stracuzzi versione 2.0 è ripartito dall' inizio, e di strada, a conti fatti, ne ha già percorsa tanta. Certo, mancano ancora molti tasselli. Guardando, però, all' ultimo mese, non si può nascondere la soddisfazione per le cose che sono già state portate a termine.

«Abbiamo avuto tantissimi problemi da risolvere- racconta il dg Giovanni Villari- e ci siamo confrontati con una realtà ben diversa da quella che sarebbe stato lecito aspettarsi dopo un anno di intenso lavoro. Stiamo ripartendo, anzi siamo già ripartiti. E siamo contenti di quel che siamo riusciti a fare sin qui». In verità, il Messina ha ancora un organico da definire e tanti accordi da rivalutare. La squadra è un cantiere aperto, con appena sette giocatori sotto contratto.

«Ci stiamo lavorando, pian piano anche la squadra prenderà forma. Abbiamo scelto Tosto perché crediamo in lui e nel progetto. Alla gente chiediamo un po' di pazienza. Presto arriveranno le risposte che questa città attende e merita».

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