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Eolie in balia delle mareggiate, danni nei porti e fiumi in piena: aliscafi fermi

Alle Eolie perdura l'isolamento da quasi tre giorni con le mareggiate che hanno causato danni nei porti di Vulcano, Stromboli e anche nell'isola maggiore, sia a Marina Corta, Sottomonastero e a Canneto con le strade trasformate in fiumi in piena. Anche oggi le impetuose raffiche di vento soffiano a quasi 60 chilometri orari spazzando di tutto e di più.

Anche oggi Eolie isolate, domani attracchi a rischio: difficile per gli aliscafi forse arriva il via libera solo alle navi, mare permettendo. Un’ondata di maltempo con una simile bufera così forte con vento da est-nord-est, non si ricorda da almeno un ventennio.

A Lipari i danni più ingenti sono nei porti di Marina Corta con parte del muraglione crollato a colpi di marosi, Sottomonastero e Canneto.
Anche a Vulcano le mareggiate hanno danneggiato il pontile degli aliscafi e fatto saltare i parabordi delle navi.  Anche domani i collegamenti potrebbero essere a rischio.
Ed esplode la rabbia degli isolani. Dice l’operatore turistico Maurizio Vulcano: «Tutto è troppo ed è stato sottovalutato da anni. Qui il mare ha compromesso l'attracco provvisorio degli aliscafi e credo anche i parabordi del molo per le navi. I danni sono consistenti, bisognerà intervenire con urgenza».

Anche a Stromboli esplode il malumore tra gli isolani. Tuona il reporter fotografico Sebastiano Cannavò: «L’altra mattina l’aliscafo per tre volte ha provato ad attraccare senza riuscirci per le carenze portuali a Scari e si è portato isolani e villeggianti indietro. Mi chiedo se è normale nel 2023?».
Rincara la dose il tassinaro Fabrizio Di Maggio. «Non è possibile rimanere quasi sempre isolati. Partiamo per una visita medica e non sappiamo quando possiamo rientrare. Occorre una volta per tutte un porto sicuro…».

Intanto quasi tutte le strade che si affacciano sul mare sono invase da detriti, sassi, sabbia e ciottoli. Ci sarà lavoro per giorni.
Riccardo Gullo che a Salina è già stato battezzato il sindaco dei porti (a Santa Marina ha realizzato la prima darsena turistica pubblica e a Rinella ha avviato l’iter per l’infrastruttura turistica e commerciale ottenendo un finanziamento di 30 milioni di euro con promessa di altri trenta), a Lipari ha dato il via al piano dei porti e delle rade affidando l’incarico alla società «Dinamica» di Messina che fa capo all’ingegnere Nino Suitera di Vulcano e spera durante il suo mandato di poter mettere in sicurezza almeno la rada di Lipari.

«Perché anche qui – dicono i liparoti - sovente capita che gli aliscafi arrivano e non possono attraccare per le carenze portuali e si riportano a Milazzo i passeggeri lasciando una scia di malumore. Almeno si potrebbe rendere operativo lo scalo di Pignataro come alternativo. Sarebbe già qualcosa...».

Foto da notiziarioeolie.it

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