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Lipari, i lavori sulla spiaggia di Portinente fanno litigare vecchia e nuova giunta

A Lipari si apre la polemica sui lavori per il recupero e la messa in sicurezza della spiaggia di Portinente. La contesa è tra vecchia e nuova amministrazione. L'intervento riguarda l’unico affaccio a mare balneabile in prossimità del centro urbano. Sarà realizzato con strutture che resteranno sott'acqua e non saranno pertanto visibili.

Un'opera necessaria, ma che ha subito provocato uno scontro nella politica locale. Ad accendere il fuoco è stato l’ex assessore comunale all’Ambiente, Max Taranto: «Leggo con immenso piacere che finalmente sono stati affidati i lavori di rilasciamento e protezione della spiaggia di Porto delle Genti (l'altro nome con il quale viene chiamato quel tratto di litorale, ndr), dopo tanto lavoro per ottenere questo risultato, fatto dall’ex sindaco Giorgianni e dalla sua amministrazione, di cui facevo parte. Scrivo questo non perché questo sia l’unico lavoro in corso, o che sta per essere avviato, frutto di quella attività, anzi, ma perché da liparoto Doc, quale sono, resto particolarmente legato a quei luoghi dove sono nato e cresciuto».

Insomma, insiste l'ex assessore, «arriva a conclusione un grande risultato, frutto del tanto lavoro concretizzatosi con il decreto di finanziamento ottenuto nel 2017 a cui è seguita la progettazione, affidata dal commissario per il Dissesto idrogeologico Maurizio Croce, con la conferenza di servizi conclusasi nel 2021 e la progettazione. Quando abbiamo concluso il nostro mandato, tutti i numerosissimi pareri erano stati ottenuti, compreso il Via Vas del 2021, mancando solo per la gara il decreto di ottemperanza. Come succede spesso in questo paese, i risultati arrivano anche se non nei tempi che ci aspettiamo e che sarebbero normali, ma siamo la Nazione della burocrazia».

Il nuovo sindaco Riccardo Gullo non l'ha mandata giù. «Nel nostro programma - ha detto in risposta a Taranto - avevamo preso l’impegno di portare a termine le iniziative in corso. Operiamo dal 15 giugno dell’anno scorso e a quella data niente era stato concluso, anzi il procedimento si era arenato. Immediatamente, ci siamo attivati per far convocare dall’assessorato regionale in data primo luglio 2022 la conferenza di servizi conclusiva, dopo avere acquisiti i pareri mancanti e richiamato quelli già emessi, per l’ottenimento del "provvedimento autorizzatorio unico regionale". Con decreto assessoriale del 7 ottobre 2022 è stato rilasciato il provvedimento, mentre si è anche dovuto definire il procedimento di ottemperanza, molto complesso e mai prima definito».

Tutte precisazioni, alle quali poi Gullo fa seguire la stoccata: «Se si era tanto bravi e competenti, perché non si è dato il proprio sostegno al commissario di governo per una definizione più celere del procedimento?».

La risposta dell’ex sindaco di Lipari non si è fatta attendere : «Non mi pare - afferma Marco Giorgianni - di leggere che gli atti precedenti, o i numerosissimi pareri propedeutici, già esistenti, siano stati revocati o messi in discussione. Sì è operato, negli anni precedenti, sempre a supporto del commissario, per divenire a compimento dopo un iter lunghissimo. L’unica ragione che riesco a dare a questa puntualizzazione da parte dell’attuale amministrazione è che questo, come tanti altri lavori in essere, per la realizzazione di opere (solo per fare degli esempi: il pontile di Vulcano, la strada per l’osservatorio a Stromboli, la piazza di Stromboli) mettono in crisi, il risibile racconto che qualcuno si ostina a voler ancora veicolare, ad un anno dall’insediamento, di avere ereditato solo disastri a cui si sta facendo fronte».

Giorgianni insiste nell'affondo: «Io penso - dice - che sia del tutto normale che un’amministrazione debba completare gli iter degli interventi ereditati, e ci mancherebbe altro, e non capisco il nervosismo, quando qualcuno che ha contribuito ad un risultato esprima soddisfazione, a maggior ragione in casi come questo, quando si tratta di un’opera finanziata nel 2017 e che fino al 2021 aveva già esitato tutti i passaggi necessari e indispensabili per andare avanti». E conclude: «Un’opera come questa non può essere realizzata in soli 10 mesi se non vi è a monte un ottimo lavoro. La bacchetta magica lasciamola alla Fata Turchina!».

 

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