«A Stromboli la colata lavica è ancora alimentata ma si riducono le esplosioni»: lo afferma l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo, che ha rilevato attraversato le telecamere termiche che «la colata lavica continua ad essere alimentata e il fronte raggiunge la linea di costa. La colata fuoriesce da una fessura eruttiva che si è aperta poco a valle della bocca numero due dell’area craterica nord».
«Si osservano – precisano i ricercatori - modeste esplosioni alla bocca eruttiva, con lancio di materiale grossolano che raggiunge l’altezza di qualche decina di metri sopra la bocca e ricade nelle immediate vicinanze; quasi assente l’attività esplosiva alle bocche dell’area craterica nord».
Il rotolamento di massi lungo la sciara del fuoco produce cenere diluita che si disperde rapidamente nell’aria. I flussi hanno prodotto materiale fine di colore rossastro che è ricaduto abbondantemente sull’abitato di Ginostra. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo, non hanno mostrato variazioni significative.
Sulle attuali condizioni del cratere più esplosivo delle Eolie si è anche pronunciato Carlo Dogliani, presidente dell'Ingv. «Stromboli – ha affermato - è in un periodo di intensa attività vulcanica. Valutazione arancione con piccolo maremoto senza danni e vittime. La relazione con terremoto é difficile dirlo. Tutto il sistema terremoti e vulcanismo accelera eventuali eventi ed è preceduto con la risalita del magma». Il terremoto, anche se lontano da Stromboli, ha dato oscillazioni. «Il vulcano - ha reso noto Dogliani - è aperto, quasi in movimento continuo. Lo Stromboli è bizzarro sappiamo che si vive su un vulcano attivo. Tutti conoscono l’Etna con le case in basso. Dello Stromboli solo una parte emerge e tutto è sotto monitoraggio costante e qualsiasi allarme sarà dato subito».
Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Branca, direttore dell’Ingv di Catania. «Non è stata un’attività improvvisa – ha chiaristo -, Stromboli non ha iniziato a eruttare improvvisamente. L’attività è aumentata da diverse settimane e da ottobre si era portata su valori più alti. I terremoti sono legati alle criticità su scala regionale e nessuna relazione c’è con l’eruzione del cratere eoliano, neppure con il movimento sismico 4.6 che si è verificato domenica mattina».
Nel video l'attività operativa della guardia costiera, nell'ambito del dispositivo per fronteggiare l'emergenza. Alla prima verifica dei porti e delle zone coinvolte, è seguito dall'alto il sorvolo dell'aereo Manta Atr 42 della base aeromobili di Catania.
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