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Tre orche avvistate nello Stretto di Messina: il video ripreso da un pescatore

Un gruppo di tre orche è stato avvistato nello Stretto di Messina. A darne notizia è l'associazione Marecamp, che ritiene siano tre dei quattro esemplari che hanno stazionato davanti al porto di Genova. Si tratta comunque, sottolinea Marecamp, della prima volta che la presenza di orche viene segnalata nello Stretto di Messina. Ad avvistare le orche è stato un pescatore sportivo.

Le orche hanno percorso circa 800 chilometri in una settimana, «una distanza più che plausibile», secondo il Tethys Research Institute che ha condiviso sulla sua pagina Facebook il video inviato dal pescatore Simone Vartuli. Protagonista il gruppo composto da 3 orche (specie Orcinus orca), tra cui un maschio adulto, avvistato ieri pomeriggio nello Stretto di Messina in probabile attività di alimentazione e in seguito in avvicinamento all’imbarcazione del fortunato messinese.

Pur non avendo immagini ad alta risoluzione per poter confrontare al meglio le pinne dorsali degli animali, è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi (Orca Guardians Iceland) che per giorni hanno sostato davanti Genova. «Preoccupa vedere mancare all’appello - scrive l’stituto di ricerca - il quarto individuo, ma c'è chi dice di averne visti proprio 4 lo stesso pomeriggio nello Stretto e noi speriamo tanto che future segnalazioni possano confermarlo».

Ieri mattina il team dell’associazione Marecamp Onlus è stato impegnato nella sua consueta attività di monitoraggio nelle acque antistanti Catania e si manterrà in continuo contatto con le autorità portuali locali, due biologi marini dell’associazione osservano invece lo Stretto di Messina. «Confermare che si tratti delle stesse orche di Genova - viene spiegato - aggiungerebbe un importante tassello per comprendere le motivazioni che hanno spinto fin qui questa specie tanto rara per il Mediterraneo e accertarsi se stanno facendo finalmente rotta verso Gibilterra o meno».

"Fino a ieri ne sono state viste solamente tre. Forse c'è un problema e ne abbiamo persa un'altra. Una mostrava qualche segno di deperimento e mangiava poco. Siamo in collegamento con la Capitaneria di porto e ci teniamo in contatto con le associazioni che hanno seguito le orche a Genova. Sarebbe utilissimo sapere se sono gli stessi esemplari e se sono rimaste in tre o sono ancora quattro". A parlare è Clara Monaco, biologa marina responsabile scientifico dell'associazione Marecamp Onlus, che si occupa del monitoraggio di balene e delfini nel porto di Catania, che raccomanda "a chiunque le dovesse avvistare di non avvicinarsi perché sono molto stressate e di chiamare subito la Guardia Costiera".

"Dopo la morte del cucciolo - dice la biologa - le quattro orche si erano spostate da Genova e si sperava che andassero verso Gibilterra per tornare in Islanda. Questo comunque non è un mare al quale sono abituate. "Il fatto che si trovino nello Stretto di Messina - continua Clara Monaco - é un po' problematico. Magari è vero, come dice il pescatore, che c'è mangianza e, per fortuna, si stanno sostentando e si riprendono per affrontare il viaggio verso l'Islanda, da un lato, dovessero scendere ancora, sarebbe un problema sia perché lo Stretto di Messina è molto trafficato e c'è il pericolo di collisioni, dall'altro significa che si sono perse, che hanno ancora bisogno di protezione". "Speriamo - ha concluso la biologa - che tornino in un ambiente più adatto a loro. Dove stanno andando non lo possiamo sapere. Speriamo solo che si stiano riprendendo perché tutto quel periodo davanti a Genova le ha stressate abbastanza".

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