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Il giallo di Caronia, 14 giorni senza Gioele: continuano le ricerche anche nei casolari abbandonati

E’ ancora giallo su quanto accaduto al piccolo Gioele, il bimbo di quattro anni scomparso il 3 agosto con la madre Viviana Parisi, la dj trovata morta nelle campagne di Caronia il successivo 8 agosto. Si avvia con oggi il quattordicesimo giorno di ricerche.

Tra le ipotesi al vaglio della Procura di Patti la possibile aggressione da parte di alcuni cani, avvalorata dal fatto che sulle gambe di Viviana sono stati trovati segni di morsi. Il proprietario di due rottweiler che sarebbero stati avvistati nei boschi di Caronia, è stato interrogato a Ferragosto.

Nessuna pista investigativa finora può essere esclusa compresa quella secondo cui il piccolo sia morto a seguito delle conseguenze dell’incidente stradale avvenuto nella galleria dell’autostrada Messina-Palermo.

La madre, secondo questa ipotesi, si sarebbe allontanata in stato di choc con il corpicino che avrebbe sotterrato per poi togliersi la vita presso il traliccio nelle campagne di Caronia. Solo ipotesi e molti dubbi, anche perché l’incidente, secondo alcuni fonti, sarebbe stato di lieve entità.

Nelle perlustrazioni del territorio sono impegnate circa settanta persone tra cui carabinieri del reparto cacciatori di Sicilia con droni e cani specializzati, oltre a vigili del fuoco, Protezione civile, forestali, poliziotti e finanzieri, coordinati dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo che ha fatto appello ai presunti testimoni dell’incidente perché si facciano avanti, forse una coppia con due figlie su una berlina grigia. Richiesta al momento senza esito.

Mentre guardia di finanza, polizia, protezione civile e vigili del fuoco sono impegnati a cercare con speciali cani il bambino, i militari dell’Arma stanno ispezionando anche casolari abbandonati. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un vertice in Prefettura sulle ricerche.

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