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Ansia per Gioele, l'invito del padre su Facebook: "Venite a Caronia e aiutatemi a trovarlo"

Un donna impaurita e nervosa. Così sembrava essere Viviana Parisi, ai testimoni che l'hanno vista della sua morte, dopo l'incidente nella galleria sulla Messina-Catania.

«Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l’incidente stradale sull'autostrada Palermo-Messina, la signora era agitata e impaurita», ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che sta seguendo le indagini sulla morte della dj di 43 anni di Venetico e sulla sparizione del figlio Gioele, di 4 anni. Al momento è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e sequestro di persone. «Proseguono le indagini in tutte le direzioni - ha aggiunto il magistrato - al momento non ci sentiamo di escludere nulla. Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento».

Viviana aveva paura non solo del coronavirus. La donna temeva che potessero portarle via il suo piccolo Gioele. Questa la fotografia fatta dal legale della famiglia Mondello, Claudio Mondello, anche cugino di Daniele, il marito di Viviana.

«Viviana era una donna fragile, aveva avuto problemi anche con manie di persecuzione e deliri mistici. Per questo era stata in ospedale e aveva avuto delle cure», ha raccontato.

«Non è vero tuttavia - precisa Mondello - che la famiglia ha preso sottogamba questi problemi di Viviana, tanto che l’ha accompagnata in ospedale anche in piena emergenza Covid-19 perché aveva cuore la sua situazione. La donna passava da momenti di lucidità ad altri in cui era confusa e temeva, anche se non c'era alcun motivo reale, che le togliessero o che potesse perdere il figlio Gioele cui era affezionatissima. Negli ultimi tempi era stata meglio, ma la famiglia l’ha sempre assistita e mai lasciata sola. Noi, anche se è irrazionale, speriamo sempre che Gioele sia vivo e proseguiamo le ricerche».

Ieri il supertestimone, un imprenditore del Nord che in quei giorni era in vacanza in Sicilia con la famiglia, ha riferito al procuratore Cavallo che Gioele era vivo dopo l’incidente, era in braccio alla madre e non presentava ferite. Il bimbo aveva gli occhi aperti, il viso appoggiato sulla spalla destra della mamma che si è allontanata camminando velocemente. Il magistrato sostiene che al momento non si esclude alcuna ipotesi, compresa l’aggressione di animali selvatici «vagliata da tempo ma non privilegiata», un incontro con persone «che possono averla aggredita», la fuga per i campi, la caduta accidentale. Di certo viene meno quella della morte del piccolo causata dal violento impatto dell’auto. Ma c'è la pista dell’omicidio-suicidio: la donna aveva un disagio psichico ed era assistita da uno specialista.

Intanto, a quindici giorni dalla scomparsa, non si fermano le ricerche del piccolo Gioele. Sono al lavoro vigili del fuoco di Messina, quattro squadre cinofile, tre topografi applicati al soccorso e un’unità di comando locale su autofurgone, 14 unità del Dipartimento Regionale di Protezione civile, tra cui tre squadre cinofile, 6 unità del Corpo forestale e 2 unità del Soccorso Alpino della Guardia di finanza. L’area interessata è sorvolata da due droni dei vigili del fuoco. In azione anche i cani molecolari. Le attività di ricerca proseguono ininterrottamente partendo dalla zona in cui si è verificato il ritrovamento del corpo della dj in un’area estesa di circa 500 ettari, controllando anche pozzi, fontane abbeveratoi e casolari.

Oggi nella Prefettura di Messina nuovo vertice per orientare le ricerche. Anche i familiari di Gioele proseguono la loro ispezione dei boschi di Caronia aiutati da amici. Ieri i genitori di Viviana hanno chiesto al procuratore di Patti, Angelo Cavallo, di potere effettuare ricerche in modo autonomo.

Il padre del bambino, Daniele Mondello, ha poi invitato, con un post su Facebook, tutta la cittadinanza a partecipare alle ricerche. "Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla ss113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30. Si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe. Vi ringrazio anticipatamente".

«Le ricerche proseguono e dobbiamo continuare a cercare Gioele. In seguito alla riunione qui in Prefettura, convocata dal prefetto, abbiamo anche altre 10 squadre dell’esercito che si uniranno alla 'battutà e questo è un dato positivo». Lo ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo che indaga sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e sulla scomparsa del figlio Gioele, 4 anni, al termine del vertice delle Forze dell’ordine in Prefettura a Messina per
coordinare le ricerche. «Abbiamo un terreno sterminato dove cercare - ha aggiunto il magistrato - un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile fare delle ricerche. Più personale abbiamo, più cani abbiamo più è facile si arrivi ad un risultato».

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