Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo dalle parole passa ai fatti. E scrive alla società 11 Marzo Film Srl, casa di produzione della fiction Rai sulla Protezione civile, sul set della quale il 25 maggio si sviluppò l’incendio che ha mandato in fumo circa 5 ettari della vegetazione di Stromboli, lasciando, praticamente, nuda la montagna, dalla quale, poi, il 12 agosto, sotto la pioggia torrenziale, è venuto giù il fiume di fango e massi che ha investito il centro abitato. «Considerato l’atteggiamento ostruzionistico, omissivo e non collaborativo della stessa società ad ascoltare le motivate preoccupazioni della popolazione sull’intera vicenda, si comunica che la richiesta di ulteriore riprese per la fiction non può essere accolta, salvo gli ulteriori provvedimenti che l’amministrazione comunale si riserva di assumere in materia», scrive il sindaco per giustificare il «no» al completamento delle riprese.
Gullo ha anche fatto la cronistoria dei rapporti con la produzione della fiction. Il 29 agosto scorso la società romana ha richiesto la disponibilità ad autorizzare nuove riprese per la serie Rai Protezione civile. Il capo della giunta eoliana, a seguito del devastante incendio del 25 maggio scorso, («ascritto a vostre responsabilità») con il legale dell’ente, avvocato Luca Zaia, con una nota del 3 giugno scorso ha richiesto il risarcimento dei danni, l’attivazione di una polizza assicurativa e la comunicazione di dati identificativi. Lo stesso giorno la società di produzione ha riferito di avere immediatamente comunicato nelle forme dovute all’assicurazione quanto avvenuto per garantire la tranquillità del Comune e degli abitanti. L'8 giugno l’avvocato Zaia ha richiesto alla stessa società di fornire i relativi estremi e il numero del sinistro.
L'8 agosto scorso l’avvocato Francesco Berardi dello studio legale Osborne Clarke, che difende la casa di produzione, ha comunicato che «la nostra società nega fermamente qualsiasi addebito di responsabilità per l’incendio e respinge le richieste del Comune volte volte ad ottenere il risarcimento di asseriti e non meglio precisati danni», precisando che avrebbe attivato nelle forme dovute la polizza assicurativa. Il 17 agosto scorso, dopo la rovinosa alluvione del 12 agosto, il legale del Comune ha provveduto a contestare allo stesso legale romano il contenuto della missiva, affermando che «sebbene ad oggi siano in corso le dovute indagini, appare ingiustificato il vostro diniego di responsabilità, oltre che la reticenza mantenuta di fronte alla richiesta, più volte avanzata, di fornire gli estremi della polizza assicurativa», comunicando altresì «l’intenzione dell’amministrazione Gullo di procedere giudizialmente, in ordine ai gravissimi danni verificatisi a seguito dell’alluvione».
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