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Eolie, sanità in agonia: nasce un coordinamento tra associazioni e comitati

Foto Notiziarioeolie.it

L’elisoccorso va e viene dalle Eolie. Negli ultimi giorni ben tre casi tra Lipari e Panarea. E’ ormai il vero “salva vita” e per la sanità eoliana in agonia costituito anche un coordinamento tra associazione e comitati presenti nell’Arcipelago. Sui social sono quasi giornaliere le lamentele dei familiari costretti a trasferirsi negli ospedali di Patti, Milazzo, Messina o Catania per far nascere i propri figli. Il punto nascite ormai da anni continua ad essere chiuso con lo scarica barile tra Regione ministero suchi dovrebbe dare la deroga. Mancano anche specialisti e per una ingessatura si deve andare anche in terraferma. Anche la camera iperbarica è ancora chiusa.
“I disagi anche psicologici – dicono gli isolani – sono inimmaginabili. Mesi e mesi fuori da casa, giornate di lavoro che si perdono con spese non indifferenti. E i 3 mila euro di rimborso regionale non possono essere un conforto…”
“Il sistema sanitario delle Eolie – puntualizzano i rappresentanti del coordinamento - versa da anni in una situazione di preoccupante precarietà.
Non entrando nel merito delle numerose proteste, azioni ed esposti che si sono susseguiti, di recente ben 30 associazioni hanno sottoscritto una nota con la quale sollecitavano gli Enti provinciali, regionali e nazionali ad intervenire per porre rimedio ai disagi e ai rischi ai quali vanno quotidianamente incontro le comunità locali vista l’incapacità del servizio sanitario di soddisfare i livelli essenziali di assistenza.
Il mondo dell’associazionismo locale, nel supportare anche formalmente l’azione dei Comitati cittadini, di recente ha creato un gruppo di coordinamento con l’obiettivo di dare maggiore forza all’azione intrapresa dai comitati e per non far cadere nel vuoto le numerose istanze e segnalazioni che scaturiscono dal mancato rispetto dei servizi previsti”.
“Segnaliamo – prosegue la nota - che ormai dai primi di gennaio, per mancanza di personale, è stato chiuso l’ufficio ticket dell’Ospedale di Lipari. L’utenza è pertanto obbligata a recarsi presso l’ufficio postale o il primo tabacchi utile per poter pagare il ticket a tariffa per altro maggiorata perché comprensiva di commissione. Si tratta dell’ennesimo disagio e schiaffo agli eoliani che vengono adesso messi nelle condizioni di dover percorrere almeno un chilometro e seicento metri per poter assolvere a questa incombenza. Una situazione particolarmente disagevole per i pazienti anziani, disabili, donne in stato di gravidanza, persone con bimbi al seguito e per quanti, provenienti dalle isole e quindi sprovvisti di mezzi propri, hanno già dovuto sobbarcarsi il trasferimento dal porto all’ospedale e dovranno poi ripercorrere il percorso a ritroso”.
“In attesa che l’Asp di Messina – concludono - mostri maggiore reattività alle esigenze locali e individui soluzioni adeguate, nella cittadinanza montano la rabbia e il malcontento.
Nel frattempo, il Coordinamento ha anche attivato un numero privato (333 1091249), per la segnalazione di eventuali mancanze e disservizi così da creare una casistica delle criticità e non lasciarle cadere nel vuoto”.

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