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Il Comune di Lipari sull'eremita che vive sotto un ponte: «Gli era stato offerto un alloggio e l'ha rifiutato»

Il sindaco Gullo interviene sul caso di pasquale dopo che un emigrante dell'isola ha messo a disposizione una casetta in legno

Pasquale, l'eremita di Lipari (foto notiziarioeolie.it)

A Lipari l’eremita Pasquale continua a dormire sotto il ponte pericolante di Porticello e il sindaco Gullo chiarisce la posizione della sua giunta comunale. «Pasquale – spiega Gullo - ha un amministratore di sostegno. Dopo l'ultimo ricovero gli è stato offerto un alloggio e lui l'ha rifiutato. Anche questa è una lunghissima storia che va gestita in primis dall'amministratore di sostegno che conosce bene Pasquale e con gli strumenti giusti. Non si possono risolvere situazioni di grave disagio, posizionando casette di legno, ma trovando le giuste soluzioni, come abbiamo fatto con Francesco Bruno (dopo aver dormito per mesi nella panchina vicino gli aliscafi gli è stato messo a disposizione dalla giunta un monolocale, ndr). Speriamo di trovare la soluzione giusta anche per Pasquale».

Il sindaco spiega che Pasquale «da molto tempo ha scelto in piena libertà la sua vita e continua a sceglierla. Credo che le sue scelte vadano rispettate. Finora ha rifiutato qualsiasi proposta di sistemazione, compresa quella di padre Giuseppe, che gli ha offerto un alloggio». Il sindaco parla anche della proposta di un emigrante di Lipari, Fausto Mandarano, ingegnere che vive in Svizzera, che ha messo a disposizione la casetta di legno. «Se l'emigrante lo vuole ospitare in piena regola - afferma Gullo - e lui in piena libertà accetta, per noi va benissimo, purché si raccordi con l'amministratore di sostegno. Per noi resta l'impegno di provvedere secondo procedure di legge. Non abbiamo bisogno di tanto interessamento, perché della questione ce ne siamo occupati fino ad ieri pomeriggio con persona che hanno a cuore il problema e che, però, capiscono le difficoltà del caso».

«Apprezzo molto - commenta Mandarano - la chiarezza del sindaco Gullo, nonché la sua posizione in merito alla gestione del caso Pasquale. Mi auguro, come successo altre volte, che si trovi la giusta soluzione. La mia disponibilità nel mettere a disposizione una casetta, era finalizzata solo allo scopo di tutelare la salute del signor Pasquale e comunque solo qualora l’amministrazione comunale mettesse a disposizioni un sito per allaccio idrico-fognario ed elettrico. Quindi, non si confonda la mia generosità come un atto speculativo». Una risposta, quest'ultima, ad alcuni commenti che si sono letti sui social in questi giorni.

Foto notiziarioeolie.it

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