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Impresa dell’Upea, Sassari costretta alla resa

Fermata la corsa dei sardi, a meno due dalla capolista Venezia

CAPO D'ORLANDO. L'Upea  firma l'impresa dell'ottava di andata della serie A fermando la corsa del Banco di Sardegna Sassari, ora secondo a meno due dalla capolista Venezia dopo un derby delle due isole infuocato con i 2500 del PalaFantozzi che nel finale hanno stordito i sardi. Un successo voluto, cercato con una determinazione feroce anche quando i due punti sembravano aver preso la via ospite, con una prova che vale la quota sei in classifica ed una robusta iniezione di fiducia nella corsa salvezza proprio per il modo con cui è arrivata e per che tipo di avversario è stato steso.

Un match che ha visto l'Upea iniziare e finire a mille con una difesa incredibile, una reattività mai vista ed un attacco che sul meno 13 al 28' (44-57) ha fatto vedere di essere in grado di incidere pur in una serata no di Freeman (uscito fuori alla distanza ed autore del siluro del 68-61 al 36' a chiudere un incredibile 24-4 di break) e di Archie (male finchè gli hanno fischiato il tecnico che significava 4° fallo già al 15'), capace, però, di tirare fuori il carattere quando è stato rigettato nella mischia per disperazione da coach Griccioli. Bene capitan Soragna che ha fatto venire i brividi sbagliando i due liberi a meno di 16'' dalla sirena che Sassari non è stata in grado di punire fallendo l'ultimo tiro. Benissimo Hunt, doppia doppia con 18 punti e 18 rimbalzi, Burgess e l'ultimo arrivato Henry, regista energico in grado di gestire bene il gioco e spaccare in due la difesa con le sue penetrazioni. Sul fronte sardo discreti tutti ma da una squadra di Eurolega non è lecito il crollo conclusivo.

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