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Lo chef morto nell'incidente, aperta un'inchiesta dalla Procura di Patti

Non è in pericolo di vita l'amico che viaggiava con il cuoco reduce da Casa Sanremo

L'auto dopo l'incidente e a destra Alessio Terranova

Una inchiesta è stata aperta dai magistrati della procura di Patti sul tragico incidente di venerdì notte, costato la vita del trentasettenne Alessio Terranova, chef di Falcone, comune della costa tirrenica della provincia di Messina, che era appena rientrato dall'esperienza a Casa Sanremo. Per cause al vaglio degli investigatori si è schiantato con la sua auto, lungo il ponte che sulla Statale 113 collega i comuni di Falcone e Oliveri. Ferito anche l’amico Giacomo di 33 anni che viaggiava accanto e si trova ricoverato all’ospedale Fogliani di Milazzo, ma non corre pericolo di vita.

I due amici stavano rientrando dopo un venerdì sera trascorso in un locale, quando intorno alle tre di notte, la Bmw bianca guidata da Terranova ha iniziato a sbandare finendo prima contro il guard-rail e poi ai piedi di uno dei piloni laterali in cemento armato del ponte. La violenza dell’impatto non ha lasciato scampo al conducente, trasportato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale di Patti, dove è morto dopo qualche ora. La salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia.

Intanto. i carabinieri delle stazioni di Falcone, coordinati dalla compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, da ieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente ed escludere il coinvolgimento di altri mezzi. In particolare si sta verificando un’altra vettura che in quel momento stava transitando sul ponte. I militari dell’Arma, dopo il sopralluogo effettuato in nottata, stanno aspettando di sentire l’amico di Terranova. Il giovane secondo quanto hanno riferito dai medici, infatti è fuori pericolo e dovrà subire nella mattinata di oggi, un intervento facciale per una frattura al setto nasale.

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