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Caronia, 200 volontari alla ricerca di Gioele insieme al papà: "Viviana non lo avrebbe mai ucciso"

Circa 200 di persone hanno accolto l'appello social di Daniele Mondello, il papà del piccolo Gioele scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla mamma Viviana Parisi, 43 anni, trovata morta nelle campagne di  il successivo 8 agosto. Si sono radunati tutti al "campo base" per aiutare nelle ricerche le squadre presenti da 16 giorni sul territorio.

Daniele Mondello, dopo l'arrivo, non si è fermato. La cognata Mariella Mondello ha spiegato: "Siamo qui e stiamo iniziando le ricerche con un gruppo ristretto di familiari. Gli altri ci raggiungeranno appena si coordineranno con le persone del posto che conoscono la zona".

"Siamo venuti perchè siamo padri di famiglia e siamo sensibili a questo caso", spiegano alcuni volontari che hanno
raccolto l’appello di Daniele Mondello. "Speriamo di trovare Gioele e che questo mistero venga finalmente risolto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte", aggiungono alcuni esponenti del club Le aquile di Alcara li Fusi. Tra poco i volontari giunti da diversi comuni del messinese per partecipare alle ricerche, cominceranno le battute tra i boschi dei Nebrodi.

Molto provato il papà del piccolo: "Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Inoltre non aveva paura dei cani". Daniele Mondello ha voluto in questo modo escludere una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli inquirenti, cioè quella di un omicidio-suicidio da parte della madre del piccolo, facendo riferimento anche a una eventuale aggressione da parte di alcuni cani feroci.

Intanto proseguono le ricerche ufficiali condotte da vigili del fuoco, carabinieri, finanza, polizia, cacciatori dei carabinieri, protezione civile. Da oggi ci sono anche gli uomini dell’esercito con cani e droni che perlustreranno per il 16esimo giorno consecutivo le campagne di Caronia.

Ieri, vicino al traliccio dove è stato trovato il cadavere di Viviana Parisi, è stato rinvenuto da un inviato di "Chi l'ha visto?", un coperchio relativo all’aggancio di un seggiolino dell’auto che però non è stato riconosciuto dal padre di Gioele. "Non riconosce l’oggetto sequestrato - ha detto il legale - ed esclude categoricamente che sia un pezzo dell’autovettura della moglie. L’auto è sotto sequestro e sono state fatte verifiche. Non sappiamo ancora quando verrà restituita".

Il legale ha poi aggiunto: "Oggi ho effettuato un’ispezione sui luoghi e credo che sia fondamentale un contributo attivo da parte degli abitanti della zona. La domanda che si fanno tutti - ha continuato il legale, ospite di "Chi l’ha visto?" su Rai 3 - è dove possa essere il bambino. Oggi percorrendo quella strada, che è anche difficile perchè su alcuni punti è sconnessa, dubbi vengono particolarmente guardando il traliccio dove è stato ritrovato il corpo".

Stamani inoltre è stato trovato un cappellino di un bimbo che è stato subito mostrato al padre del bimbo, Daniele Mondello. Quest’ultimo ha tuttavia escluso che il copricapo appartenga al figlioletto: «Non è il suo», ha detto scuotendo la testa. Anche Mariella Mondello ha escluso che il cappellino sia riconducibile al bimbo scomparso: «Non è della marca che indossava Gioele - ha ribadito -. Siamo qui per l’ennesima volta alla disperata ricerca di mio nipote. Tutte le ipotesi sono aperte, noi abbiamo fiducia nel lavoro dei magistrati».

 

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